mercoledì 8 aprile 2015

NUOVO LIBRO IN BIBLIOGRAFIA

IL FIORINO
di Filippo Giovannelli

La storia del fiorino attimo per attimo...
Interessante testo di saggistica medievale, ricco di informazioni e curiosità riguardo alla coniazione ed alla diffusione del a moneta più famosa del Medioevo.
In bibliografia troverete maggiori dettagli.
Un interessante trattazione riguardante il conio della più famosa moneta del Medioevo, il Fiorino d'oro. L'autore, grazie ad un'accurata ricerca bibliografica ed avvalendosi della collaborazione del Maestro Orafo fiorentino Paolo Penko, fornisce un ritratto accurato di questa celebre moneta, dalle origini fino alla sua estinzione. Il fiorino d'oro fu coniato a Firenze per la prima volta nel 1252. A quel tempo la città era ben diversa da come la vediamo oggi e la Zecca di Stato si trovava a pochi passi dall'attuale piazza della Signoria, più o meno dove oggi sorge la Loggia dei Lanzi, bagnata da un corso d'acqua che attraversava la città, lo Scheraggio. A quel tempo la Repubblica di Firenze era in piena espansione economica ed i suoi mercanti commerciavano sulle piazze più importanti d'Europa e d'Oriente. Le monete che in quel periodo circolavano in gran quantità in Toscana, come ad esempio il grosso d'argento, venivano coniate ancora negli antichi centri del potere feudale altomedievale, Lucca e Pisa. Queste erano largamente diffuse anche a Firenze, ma l'intensificarsi dei commerci attorno alla produzione di panni lana e le crescenti necessità militari sorte per garantirsi il predominio sulla Toscana, costrinsero la Repubblica a dotarsi di una moneta aurea, che rispettasse rigorosamente i criteri valutari carolingi in uso all'epoca: 1 libbra d'argento= 20 soldi = 240 denari
Il Fiorino d'oro, del peso di 3,53 grammi e costituito da oro puro a 24 carati, valeva all'origine 1 libbra d'argento e divenne ben presto la moneta più diffusa per le transazioni commerciali, considerata come punto di riferimento per la sua purezza e immutabilità del valore. Sul fronte vi era impresso il giglio araldico della Repubblica di Firenze, sormontato dalla scritta FLORENTIA, mentre sul retro vi si trovava l'effige di San Giovanni Battista, con la scritta IOANNNES B.  Definito oggi  "il dollaro dell'antichità", il Fiorino d'oro non rappresentò solo una moneta aurea, ma anche il simbolo del prestigio fiorentino.