domenica 4 maggio 2014

Tecniche d'assedio ed arte iconografica. Parte 4



Ancora una splendida miniatura che ci mostra chiaramente uno degli innumerevoli espedienti escogitati per attraversare fossati allagati. In questa immagine osserviamo le truppe inglesi di re Edoardo III impegnate nell'assedio di Tournai del 1340. L'assedio, per quanto ne sappiamo, non andò a buon fine e per questo motivo si giunse ad un accordo pacifico. Appare chiaro, ad una prima osservazione, che gli attaccanti stanno attraversando il fossato servendosi di un ponte di barche. La tecnica, (già ben nota nell'antichità classica), consisteva nell'allineare numerosi barconi fluviali, fissandoli gli uni agli altri, in modo da poterli successivamente coprire con assi di legno. Si creava così un ponte di barche, utile per far avvicinare in breve tempo i soldati alle difese della città. Questa era una tecnica alternativa, molto più rapida rispetto al riempimento del fossato con terra o massi. 
Sulla destra dell'immagine notiamo lo svolgimento di un accanito combattimento, una mischia che si è creata nei pressi di una porta fortificata munita di torri ed inferriate. I difensori escono dalla città per affrontare gli inglesi di Edoardo nel punto di approdo del ponte di barche. L'autore raffigura il re d'Inghilterra sul primo barcone, in mezzo ai suoi uomini ed intento ad impartire ordini. Si riconosce nella figura del cavaliere all'estrema sinistra dell'immagine, con indosso la cotta d'arme della casa reale: Inquartato di rosso e di blu, con raffigurati i leoni (il pardo araldico) della corona d'Inghilterra ed i fiordalisi (giglio araldico) della casa reale francese. Per scelta dell'autore, Edoardo III indossa un chapél de Fer, cappello di metallo a falda larga molto diffuso tra gli uomini d'arme di quel  periodo. Indossa anche un'armatura completa ed i gambali sono dorati. Dietro di lui, appare il suo portastendardo ed al centro della mischia, oltre a fanti armati di spade e scudi, appare anche un arciere munito del celebre long bow (arco lungo inglese), un'arma presente in gran numero tra le file degli inglesi. Quasi tutti i soldati indossano elmi in metallo brunito, (intuibile dal colore scuro con il quale sono rappresentati) e giubbe di cuoio bollito, rivestite all'interno da placche di ferro. Questo genere di giubba veniva anche chiamata "brigantino" e le placche metalliche che ne costituivano l'armatura interna erano fissate da rivetti, le cui teste sporgevano all'esterno, conferendo alla giubba stessa quel tipico aspetto borchiato che osserviamo nell'immagine. Spesso i brigantini venivano rivestiti di tessuto del colore corrispondente alla casata o comandante sotto cui si serviva.
Sullo sfondo dell'immagine si notano altri soldati inglesi che tentano la scalata delle mura per mezzo di scale a pioli, (altra tecnica largamente diffusa ma di scarsa efficacia).  I francesi, raffigurati come i difensori dei bastioni, sembrano armati con lunghe lance ed alcuni fra loro scagliano pietre sulla testa degli attaccanti. I soldati inglesi colpiti cadono nel fossato allagato ed uno di essi, all'estrema destra dell'immagine, sembra essere in procinto di annegare. Il peso di un'armatura poteva infatti trascinare gli armigeri sul fondo, impedendogli di riemergere. Le mura della città sono raffigurate nel tipico stile quattrocentesco, con eleganti torri dotate di bifore, feritoie e tetti a spiovente ricoperti di tegole.



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