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Il romanzo biografico di H. Moore e J. Galloway che ispirò il film "We were soldiers" di Mel Gibbson
Il romanzo tratta gli eventi iniziali della Guerra del Viet Nam, partendo dalla narrazione della battaglia di La Drang, descritta nel suo drammatico svolgimento attraverso i ricordi di coloro che vi presero parte.
Il Tenente Colonnello Harold Moore fu il comandante del 1° battaglione del 7th Reggimento Cavalleria Aerea, il reparto che venne maggiormente coinvolto durante il corso delle operazioni a La Drang. Egli scrisse questo romanzo biografico con l'intento di lasciare vivo nella memoria dei posteri il ricordo delle gesta dei suoi uomini ed il coraggio che essi dimostrarono in quei giorni di Novembre del 1965. Il co-autore di questa celebre opera è il giornalista Joseph Galloway, l'unico membro della stampa americana che assité agli scontri direttamente dal campo di battaglia. Entrambi gli autori rimasero sconvolti da una simile esperienza, tanto che decisero di mettere insieme ricordi ed esperienze vissute a La Drang, condensandole in un unico appassionante volume.
La battaglia di La Drang costituisce un vero e proprio spartiacque per quel che concerne il warfare moderno. Per la prima volta vennero impiegati gli elicotteri per trasportare truppe combattenti direttamente sul campo di battaglia, mettendo così fine una volta per tutte all'era dei grandi lanci in massa di paracadutisti, largamente impiegati durante la II Guerra Mondiale e la Guerra di Corea. L'elicottero e la cavalleria dell'aria diverranno uno standard delle guerre moderne e l'esperienza condotta in Viet Nam condizionerà fortemente ogni altro conflitto fino ai giorni nostri.
Il 14 Novembre 1965 alle 10.45 gli uomini di Harold Moore presero terra in una radura alla base di un imponente rilievo montuoso, conosciuto con il nome di "Massiccio del Chu-Pong". L'operazione, inserita in un più ampio contesto denominato "snidare e distruggere", sarebbe passata alla storia come il primo vero scontro tra soldati americani e nord vietnamiti. Il piano d'attacco di Moore prevedeva l'impiego di 16 elicotterei UH-1 Huey, macchine di nuova generazione destinate a diventare per lungo tempo la spina dorsale dei reparti ad ala rotante statunitensi. Purtroppo il numero di elicotteri impiegati apparve da subito insufficiente e la capacità di carico degli UH-1 Huey (appartenenti al 229° battaglione elicotteri d'assalto, comandati dal celebre Maggiore Bruce Crandall), avrebbe permesso di condurre a destinazione solo una compagnia per volta; dunque i primi soldati americani scesi a La Drang sarebbero rimasti soli ad attendere i rinforzi per molto tempo ed esposti agli attacchi del nemico... Gli americani della compagnia BRAVO furono i primi ad essere sbarcati ad X-Ray, ma si trovarono ben presto a mal partito, pressati verso il centro della zona d'atterraggio da ben tre battaglioni nord vietnamiti, il cui comando supremo era affidato ad un veterano di Dien Bien Phu, il generale Chu Huy Man. La zona d'atterraggio del 7th cavalleggeri, (denominata X-Ray), venne presto accerchiata da un imponente schieramento di soldati nord vietnamiti che contava ben tre divisioni formate da soldati estremamente combattivi e nei tre giorni che seguirono il 14 Novembre gli americani dovettero combattere strenuamente per la propria sopravvivenza. I 495 cavalleggeri americani sostennero l'urto di ben 2000 nordvietnamiti, arrivando fino al corpo a corpo quando necessario ed alcuni settori del perimetro furono spesso sul punto di cedere. Solo il massiccio supporto d'artiglieria ed il costante rifornimento di munizioni e uomini operato dagli equipaggi degli elicotteri, avrebbe permesso ad alcuni uomini di Moore di sopravvivere ad una simile esperienza... In questo contesto il Tenente Colonnello Moore fu sempre presente sul campo di battaglia, assieme al giornalisa J. Galloway. La battaglia si concluse il 16 Novembre con il ritiro dei NordVietnamiti dal campo. Essi avevano riportato massicce perdite e dal proprio punto di vista avevano ottenuto lo scopo di testare le capacità offensive del nemico. Ma ciò costituì per gli americani solamente una "vittoria di Pirro", poiché altri dieci anni di guerra li avrebbero attesi nell'impenetrabile giungla del Viet Nam.
Moore e Galloway ci raccontano quei tremendi giorni di Novembre attraverso le testimonianze dei reduci, ma il valore aggiunto del best seller da loro realizzato risiede nell'intreccio dei racconti di soladti americani e nord vietnamiti. Le testimonianze si incrociano, spesso narrando gli stessi eventi, ma da punti di vista differenti. Impressionante ed al tempo stesso intrigante risulta infatti il punto di vista espresso del generale Chu Huy Man, intervistato da Moore quasi trent'anni dopo la fine della guerra. In questo contesto il romanzo perde la sua connotazione narrativa e diviene un vero e proprio saggio di strategia militare, dal quale emergono i prodromi della guerra moderna.
Paradossale inoltre pensare che il reparto comandato da Harold Moore, il 7th cavalleggeri, fu anche il reparto comandato dal Generale Custer a Little Big Horn...
Dal romanzo emergono alcuni contenuti di forte impatto:
- Gli americani ed i vietcong all'epoca cercavano entrambi un primo scontro, per testare le capacità di eserciti che mai si erano affrontati prima di allora.
- Gli americani sperimentarono con successo la concezzione della cavalleria aerea e l'impiego dell'elicottero come mezzo di trasporto sul campo di battaglia.
- Venne sperimentata e migliorata la concezione del supporto d'artiglieria ravvicinato, inteso come scudo difensivo per unità di fanteria isolate.
- La battaglia di La Drang fu un drammatico spreco di vite umane da entrambe le parti, frutto della superficialità ed ostinazione dell'alto comando USA, carattersitiche che non avrebbe mai perso durante l'intero conflitto.
Moore e Galloway ci raccontano quei tremendi giorni di Novembre attraverso le testimonianze dei reduci, ma il valore aggiunto del best seller da loro realizzato risiede nell'intreccio dei racconti di soladti americani e nord vietnamiti. Le testimonianze si incrociano, spesso narrando gli stessi eventi, ma da punti di vista differenti. Impressionante ed al tempo stesso intrigante risulta infatti il punto di vista espresso del generale Chu Huy Man, intervistato da Moore quasi trent'anni dopo la fine della guerra. In questo contesto il romanzo perde la sua connotazione narrativa e diviene un vero e proprio saggio di strategia militare, dal quale emergono i prodromi della guerra moderna.
Paradossale inoltre pensare che il reparto comandato da Harold Moore, il 7th cavalleggeri, fu anche il reparto comandato dal Generale Custer a Little Big Horn...
Dal romanzo emergono alcuni contenuti di forte impatto:
- Gli americani ed i vietcong all'epoca cercavano entrambi un primo scontro, per testare le capacità di eserciti che mai si erano affrontati prima di allora.
- Gli americani sperimentarono con successo la concezzione della cavalleria aerea e l'impiego dell'elicottero come mezzo di trasporto sul campo di battaglia.
- Venne sperimentata e migliorata la concezione del supporto d'artiglieria ravvicinato, inteso come scudo difensivo per unità di fanteria isolate.
- La battaglia di La Drang fu un drammatico spreco di vite umane da entrambe le parti, frutto della superficialità ed ostinazione dell'alto comando USA, carattersitiche che non avrebbe mai perso durante l'intero conflitto.
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